San Marino - parete est

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Via Direttissima al pilastro della Cesta (2° Torre)

Foto, relazione, schizzo e valutazioni, a cura del Gruppo Alpinistico della sezione di Rimini del Cai

 

 

 

 

Gruppo montuoso:  M. Titano  749m   

Cima:  Pilastro della Cesta  730m

Versante e via di salita  EST   Direttissima al pilastro della Cesta

Aperta  dal  basso nel  2000  da M. Forlivesi / L. Succi / M. Campidelli        

Grado di difficoltà: Fino al 6b/A0

Lunghezza della via:          L 1 = 30m IV+ passi di V

                                             L 2 = 30m  V+ un passo 6b/A0

                                             L 3 = 20m  V+ sostenuto

                                             L 4 = 20m  V+ un passo di VI

                                             L 5 = 10m  IV  un passo di VI

Materiale:  Casco, corda da 60 m, (per eventuali calate), 13 rinvii.  La via è completamente attrezzata con spit di 10mm e chiodi classici.  Le soste sono attrezzate con spit  10 mm e  catene con anelli di calata.                                                                                   

AVVICINAMENTO. Da Rimini, giungendo a Borgomaggiore, si svolta a sinistra seguendo la strada Sottomontana e superato il campo da calcio dopo poco si parcheggia sulla destra di fianco ad un muro di contenimento. Alla fine del muro (ometto!), inizia il sentiero che con ripide svolte giunge alla base del pilastro della “Via Lunga”. Proseguendo a sinistra del pilastro il sentiero, parzialmente attrezzato conduce alla Torre della Cesta. Si prosegue invece a destra per l’evidente sentiero che sale nel bosco e appena si fa pianeggiante una traccia a sinistra porta in breve alla base delle rocce. L’attacco della via si trova all’estrema sinistra del pilastro.(15 minuti).  Più a destra vi sono 2 monotiri di 25 metri ognuno. Quello più a destra rappresenta il primo tentativo di apertura della via, arenatosi contro una fascia di rocce instabili.

1° TIRO.  Salire il diedro fessurato uscendo a destra superando uno strapiombino. Superare la caratteristica placca solcata da tre fessure verticali spostandosi  prima sulla destra poi di nuovo a sinistra raggiungendo il filo dello spigolo del pilastro. Ora di nuovo in verticale su parete articolata superare con difficile passaggio un diedrino leggermente strapiombante. Seguire ora la facile rampetta che in breve porta alla comoda sosta. 30 m IV+ con passaggi di V. Sosta su spit con catena.

2° TIRO. Proseguire in verticale per una decina di metri su placca poco lavorata fino a rimontare sulla destra in prossimità dello spigolo un comodo terrazzino. Salire ora sulla destra dello spigolo per una decina di metri, quindi con un aereo passaggio (bellissimo!), girare lo spigolo e portarsi alla sua sinistra entrando in un diedro fessurato verticale di roccia ottima . Superare in qualche maniera lo strapiombo (il passaggio più difficile della via!) e ritornare di nuovo sullo spigolo si guadagnando un terrazzino, comodo punto di sosta alla base di un bellissimo diedro verticale. 30 m V+ con un passo di 6b/A0. Sosta su spit con catena.

3° TIRO. Scalare in bella arrampicata il diedro fessurato (attenzione,all’inizio blocchi poco stabili!) andando a sostare al suo termine, a destra su una esile cornice alla base di uno strapiombo. 20 m V+ sostenuto. Sosta su spit con catena.     

4° TIRO. Superare direttamente lo strapiombo su buone prese ( passaggio atletico ), e raggiungere un esile cornice. Obliquare a destra per 3 metri e vincere uno strapiombo solcato da una profonda e larga fessura. Proseguire ora in placca verticale ma articolata superando sulla sinistra un ultimo strapiombo apparentemente difficile. Un breve e facile canalino ci porta su un’ampia terrazza, comodo punto di sosta. 20 m, V+ sostenuto con un passo di VI. Sosta su albero.  A questo punto è possibile abbandonare la via salendo per tracce nel bosco raggiungendo in pochi minuti la palestra di roccia della II Torre (Torre della Cesta).

5° TIRO. Dal terrazzo salire in obliquo a sinistra la placca articolata che porta alla base del bordo strapiombante della cima del pilastro. Traversare a sinistra fin dove è possibile e vincere con passaggio atletico in massima esposizione lo strapiombo. Siamo sulla terrazza sommitale del pilastro dove sono collocati i fari che di notte illuminano la Torre della Cesta. 10 m, IV con un passo di VI. Sosta su fittone.

DISCESA. E’ conveniente utilizzare il sentiero parzialmente attrezzato che si prende, dopo aver scavalcato la rete di recinzione che protegge i fari, a sinistra pochi metri prima di raggiungere la palestra di roccia Marino  sotto la II Torre; in  pochi minuti si giunge alla base del pilastro della “Via Lunga” e da qui in breve alla strada Sottomontana  dove si parcheggia l’auto.

 

 

 

www.valmarecchia.it

 

 

 

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